Marmellata di MORE
AGOSTO il mese delle MORE.
Quando ero piccola, ogni estate, in agosto, partivamo per Vadobbiadene, un piccolo paesino vicino alle dolomiti, famoso per le bollicine del suo prosecco, a trovare la mia nonna Elda. La vacanza in montagna era per me un momento molto speciale, ricordo che ero sempre molto emozionate all'idea di rivedere la nonna e di inoltrarmi con lei in una vita fatta di pace e serenità, dove il tempo non era più scandito da una lancetta ma dal sorgere del sole e dai suoi tramonti indimenticabili, che ogni sera dipingevano un quadro dai colori accesi che ti scaldavano iL cuore. Quello era il momento delle passeggiate all'aria aperta, tra le stradine di un paesino che aveva vissuto la guerra, dove ancora allora si poteva sentire il profumo dei ricordi di anziani signori che ogni mattina al bar in piazza assaporavano forse per l'ultima volta quel caffè nero corretto che li portava indietro alla loro gioventù. |
Tutte le mattine, ricordo il canto del gallo. Aprendo la finestra di sentiva quel profumo di montagna che solo li era possibile sentire, profumo di buono, di erba fresca appena tagliata, di casa, di amore. Tutto era fatto di amore a casa della mia nonna, la sua precisone nel sistemare le piccole tazze antiche di porcellana nella credenza, le foto della sua famiglia in bianco nero, un po ingiallite dal tempo, inorniciate e sempre li vicino a lei. Quella casa era un un angolo di ricordi, che adesso porto sempre nel mio cuore, Lei, una nonna dal cuore grande, mi ha insegnato, nella sua semplicità, ad apprezzare le cose importanti che la vita ci dona ogni giorno, e che forse a lei erano mancate di più. Ricordo che ogni mattina partivamo insieme alla scoperta dei vicoletti e dei giardini fioriti, colmi di alberi da frutto, ed a pranzo tornavamo cariche di sacchetti pieni di ogni varietà.
Le more erano uno dei frutti che preferivo, dolci e succose, sembravano caramelle gommose attaccate ai cespugli.
Il pomeriggio insieme con la mamma preparavamo la marmelata, che poi durante l'inverno, a casa, ci avrebbe riportato a quelle belle giornate passate insieme.
Vi svelo i segreti della nostra marmellata di more.
Le more erano uno dei frutti che preferivo, dolci e succose, sembravano caramelle gommose attaccate ai cespugli.
Il pomeriggio insieme con la mamma preparavamo la marmelata, che poi durante l'inverno, a casa, ci avrebbe riportato a quelle belle giornate passate insieme.
Vi svelo i segreti della nostra marmellata di more.
INGREDIENTI
1 KG DI MORE DI ROVO 600 GRAMMI DI FRUTTOSIO Marmellata di
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PROCEDIMENTO
Lavate le more con delicatezza in una ciotola colma di acqua fredda e un cucchiaino di bicarbonato. Lasciate in ammollo per 5 minuti e risciaquate abbondantemente. Asciugate con un panno. Versate le more ben asciutte in un contenitore insieme al fruttosio, mescolate, assicurandovi che il fruttosio ricopra le more completamente. Lasciate macerare per almeno 12 ore in frigorifero. Trascorso il tempo di riposo, noterete che gran parte del fruttosio si sarà sciolto. Servendovi di un frullatore ad immersione, frullate il composto, così da elimare i pezzi di more ed i semini (io la preferisco frullata ma se volete potete lasciare tutte le more intere, o in parte). Versate in un tegame e portate a bollore a fiamma bassa, mescolando costantemente con un cucchiaio di leno. I tempi di cottura variano in basa alla quantità di acqua presente nella frutta, dai 40 ai 60 minuti. Fate sempre la prova del piattino. Prendete un cucchiaino di marmellata e ponetela in un piattino, invclinatelo e se la marmellata colerà, continuate la cottura fino a quando diventerà di una consistenza gelatinosa e densa. Quando la marmellata avrà raggiunto la giusta consistenza sterilizzate dei vasetti di vetro (di seguito vi spiego come) e versate la marmellata bollente lasciando circa 2 cm dal bordo. Chiudete bene e capovolgeteli lasciandoli in questa posizione finchè non si saranno raffreddati. |
COME STERILIZZARE I VASETTI PER LE CONSERVE
La sterilizzazione nella pentola è quella tradizionale e che io preferisco:
La sterilizzazione nella pentola è quella tradizionale e che io preferisco:
- Prendete una pentola capiente e inserite alla base un canovaccio da cucina pulito.
- Poggiate i vasetti ed i tappi nella pentola e prendete un altro canovaccio che disporrete tra i vasetti in modo che questi non urtino tra loro.
- Riempite la pentola e i vasetti con acqua fredda e lasciate bollire a fuoco basso per circa 40 minuti.
- Una volta trascorso il tempo spegnete il fuoco e lasciate raffreddare.
- Estraete i vasetti e metteteli ad asciugare a temperatura ambiente capovolti su di un canovaccio asciutto e pulito.