Fin da bambina ho sempre adorato impastare a mano qualsiasi tipo di pasticcio. Soprattutto nel periodo che precedeva il Natale. Ricordo interi pomeriggi trascorsi con mamma a creare decorazioni di pasta di sale da appendere all'albero, mentre papà costruiva il presepe. In cucina gli impasti morbidi sono sempre i miei preferiti, io sono un amante del purè, degli gnocchi di patate e ghiotta di tutti i tipi di soufflé, soprattutto quando sonno innaffiati da formaggio fuso. Gli gnudi sono un piatto che ho scoperta da grande, non conoscevo questo tipo di prelibatezza fino al momento in cui ho iniziato a scegliere io i ristoranti dove andare a mangiare. A casa mia gli gnudi non si sono mai mangiati, se mai i tortelloni di patate o alla ricotta, o i cannelloni ripieni di carne e besciamelle, ma gli gnudi proprio no. Da quando ho scoperto questa delicata prelibatezza, ho iniziato a provare a fare diversi accostamenti, una delle prime, ovviamente, il classico gnudo ricotta e spinaci. È stato divertente cimentarmi in questa preparazione ed il risultato direi da leccarsi i baffi. La ricetta è molto semplice, gli ingredienti anche, ma il connubio è davvero speciale.
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La domenica mattina rimane per me il momento più desiderato di tutta la settimana. Dopo un sabato trascorso a pulire, lavare e stirare una montagna di panni lasciati in lavanderia da troppi giorni, finalmente la domenica arriva. Con un cielo un po pazzerello fatto di nubi all'orizzonte e sprazzi di sole che illuminano i vasetti di salvia e rosmarino in giardino, è una di quelle mattine che ti chiedi se è meglio uscire o rimanere a casa a leggere un buon libro.
Apro la finestra e l’odore del camino acceso dei vicini mi invade le narici. Amo l’odore che emana la legna bruciata, mi ricorda i profumi del bosco, delle passeggiate in cerca di castagne e di pigne profumate. Questo è il classico periodo dell’anno nel quale, puntualmente, entro in crisi.
L’inverno è quasi finito, le feste anche, quindi niente ferie e niente ponti dettati dalle festività, tempo sempre incerto, come ti vesti sbagli, certi giorni sei carichissima perché credi che sia finalmente giunto il momento del cambio stagione ed ecco che il giorno dopo ti viene da piangere perché il termometro segna 10 gradi in meno! fa di nuovo freddo e cosa peggiore che, passate anche pasqua e pasquetta, a casa sono tutti entrati, rigorosamente, in modalità “dieta”, e nessuno appoggia più i miei slanci culinari sempre orientati verso quella che io definisco la parte essenziale di un menù…” Dolci e Patisserie”. Due seggioline, un piccolo tavolo quadrato, in legno invecchiato coperto da una tovaglia in morbido cotone, al centro un paniere di paglia ricolmo di pane appena sfornato ricoperto di semi di cumino e una piccola candela che illumina di luce soffusa i nostri volti. L’aria è fresca e piacevole e tutto intorno a noi un giardino fiorito circondato di verdi pini rende l’atmosfera molto suggestiva e rilassante.
Ecco qui uno scatto ricordo di una vacanza indimenticabile. Spesso la sera ci lasciavamo coccolare dalle prelibatezze di Paolo, un incantevole ristorantino situato tra le casette di Castelluzzo, ci sentivamo a casa. Ed è proprio qui che ho ritrovato sapori ormai lontani, che in questo post voglio raccontarvi e condividere. |
Autrice del BlogBenedetta Scarfeo "Impara a cucinare, prova nuove ricette, impara dai tuoi errori, non avere paura, ma soprattutto divertiti"
(cit. Julia Child) FOLLOW
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