Sono anni che passo ore a sperimentare, a provare nuove ricette, a mescolare gli ingredienti più strani passando da una lettura dell’Artusi alle pubblicazioni di Giulia Child, cercando di capire i segreti della riuscita dei piatti, dai più semplici ai più complessi.
Sono sempre rimasta affascinata anche se talvolta con grandi punti interrogativi… da tutte quelle super eroine, esperte cuoche provette che riuscivano a presentare minimo cinque portate diverse di piatti eseguiti alla perfezione nei minimi particolari e che con superficiale nonchalance dopo aver ricevuto svariati complimenti ed elogi da parte degli ospiti esclamavano…”Ma che dite sono due cosine preparate in cinque minuti… sciocchezze!” Mi sono sempre domandata se era una farsa o se realmente dovevo rivedere qualcosa nella mia tecnica personale… Bè ancora una risposta non sono riuscita a darmela, ma mi rimane una certezza, ed è che per fare bene ci vuole il tempo necessario, e niente di male se poi per fare una lasagna ci impiego tre ore no?? L’importante è che sia buona…
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Ci sono momenti in cui la mia mente vaga tra i ricordi del passato, sono flash fotografici improvvisi che in un lampo appaiono chiari e definiti. Le immagini si materializzano nei miei occhi come diapositive di un vecchio film, proiettate in un muro dai colori caldi che a scatti lenti ripercorrono gli attimi più importanti della mia vita. La lungimiranza di colui che creò i ricordi è sicuramente degna di nobile considerzione. I ricordi rappresentano le nostre certezze, sappiamo che siamo esistiti davvero, che abbiamo vissuto e tutto ciò che è stato non cambierà e nessuno mai potrà cancellarlo. La protagonista dei miei ricordi più belli è la mia nonna Elda, lei era una donna molto umile, piccola ed esile ma con un cuore grande. Ho passato molto tempo insieme a lei, mi ha insegnato tante cose, lei sapeva tutto di me, condividevo tutti i miei pensieri con lei e lei li teneva segreti. Sapevo che qualsiasi cosa le avessi raccontato sarebbe rimasta li, in quella stanza, tra quelle pareti. Lei trovava sempre le parole giuste al momento giusto e sapeva anche che, quando ero triste, le sue polpette mi facevano sempre tornare il sorriso. Ho deciso di fotografare questa ricetta utilizzando il filtro color seppi, perchè è così, con questi colori caldi e delicati, che ricordo quei momenti di coccole passate e amore infinito.
E siamo anche nel mese dei funghi, porcini, ovoli, chiodini, prataioli e chi più ne ha più ne metta!
Partendo dal presupposto che le verdure fanno sempre bene...tutto l'anno, soprattutto in questo periodo che iniziano a calare le temperature, arrivano i primi raffreddori e noi abbiamo bisogno di vitamine per affrontare una stagione più fredda, oggi vi propongo una ricettina davvero gustosa e davvero facillissima e velocissima da preparare, ricca di vitamine e sali minerali e che porterà anche tanto colore nelle vostre tavole. Gondole di zucchine ripiene con funghi e tante cose buone... Eccomi quà! dopo un giorno di stop per fare rifornimenti, (avevo praticamento il frigo vuoto!). Prima di rientrare a casa, qualche sera fa sono passata dal mio macellaio di fiducia, avevo voglia di sentire profumo di carne in cucina e così mi sono fatta preparare una bella tasca di fesa ti tacchino. Quel pezzettone di carne era davvero stupendo e non ho resisitito. Di solito, prediligo l'arista di maiale o il filetto da cuinare in pentola, ma quel tacchino era davvero bellissimo. Ancora non avevo un' idea precisa di come lo avrei cucinato ma volevo fare qualcosa di diverso e non troppo complicato. Così pensando ai pochi ingrendienti che avavo a casa e a come potevo abbinarli, ho deciso di farmi tagliare anche 6 fette di prosciutto cotto e dopo qualche minuto nella mia mente la ricetta cominciava a prendere forma. Ultimamente, visto che mi sono dedicata alla pasticceria, ho riempito la dispensa di latte. Così visto che a casa mia, molto spesso si cucina con quello che si ha, ho deciso di utilizarlo al posto del vino per la cottura. Vi assicuro che è stata la scelta giusta! INGREDIENTI per 2 persone 1 fesa di tacchino da 700 gr 6 fette di prosciutto cotto 2 patate gialle per il contorno Sale, pepe, olio EVO e burro q.b. Salvia Latte 500 ml Sbucciate le patate tagliatele a pezzettoni grossi, lavatele ed asciugatele con un panno di cotone. Poenetele nella teglia con Olio EVO due scpicchi di aglio e aromi per arrosti a piacere. Ponete in forno a 220° per 40 minuti rigirandole almeno un paio di volte in modo che diventino croccanti in tutti i lati. Aprite la tasca di tacchino e battetela con il batticarne per renderlo dello stesso spessore su tutta la superfice. Ponete sopra le fette di prosciutto cotto, le sottiliette e salte. Arrotolate il tacchino aiutandovi con della carta da forno, chiudete il rotolo utilizando lo spago da cucina. Appena la carne sarà ben chiusa, passatela nella farina. In una pentola a bordi alti versate l'olio e la salvia e fate scaldare. Ponete il rotolo nell'olio caldo e fate rosolare su tutti i lati fino a quando saranno ben dorati. Versate il latte sopra la carne ed abbassate la fiamma. Cuocete per circa 1 ora a fiamma molto bassa fino a quando il latte si sarà ritirato completamente. Aggiustate di sale. A cottura ultimata tagliate il rotolo a fette ed impiattare irrorando la carne con il sughino rimasto nella teglia ed un filo di olio EVO. Accompagnare il piatto con le patate arrostite aromatizzate. Alla prossima... |
Autrice del BlogBenedetta Scarfeo "Impara a cucinare, prova nuove ricette, impara dai tuoi errori, non avere paura, ma soprattutto divertiti"
(cit. Julia Child) FOLLOW
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