A casa mia quando ero piccola, chi cucinava di più era il mio papà, era il cuoco di casa (e lo è tutt'ora). La cucina per lui era come un laboratorio. Da pochi semplici ingredienti riusciva sempre a tirare fuori dei piatti incredibilmente buoni e saporiti. Quello che mi ha sempre detto il mio papà è che in cucina ci vuole passione ed una cosa importante e fondamentale è la matematica! ogni ingrediente ha il suo peso e la sua rilevanza in ogni ricetta, e mi diceva, "con il tempo imparerai a non usare piu la bilancia ma i tuoi occhi saranno lo strumento con il quale misurerai ogni cosa". Vi ho già parlato delle origini della mia famiglia, la Sicilia mi appartiene, almeno in parte ed il sangue non mente mai. I miei spaghetti con la "Muddica", ovvero "Mollica di pane", rappresentano la semplicità della cucina siciliana, la cucina povera, che si contrappone a tutte le tipiche ricette siciliane, che vantano sontuose preparazioni come la pasta al forno, i timballi di riso e maccheroni. La pasta con la "muddica" è un piccolo capolavoro d’essenzialità. La ricetta originale richiede i pomodorini ciliegino il pane casereggio, (per una ricetta piu veloce potete usare anche il pangrattato) i capperi e la pasta d'acciughe, ed un filo di Olio Evo isolano. In questa preapaeazione, ho sostittuito la pasta d'acciughe con la ricotta salata, lo facevo sempre quando ero piccola, perchè la pasta d'acciughe per me era troppo forte. La ricotta salata è comunque molto saporita ed io adoro questo accostamento. Vi consiglio di provare questa mia versione, vedrete, piacerà anche ai bambini. Ultimo suggerimento: appena avrete finito gli spaghetti, versate un filo di olio nella mollica rimasta e fate la scarpetta!
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Riesco a scrivere questo post solo oggi, a distanza di qualche mese. Purtoppo gli impegni della vita a volte ci portano a lasciare in un angolo le cose che più amiamo e che sono le più belle, ed i momenti, che dovrebbero rimanere unici ed indimenticabili, si mescolano con i problemi di ogni giorno in un vortice di frenesia che troppo spesso ci fa dimenticare che dobbiamo pensare di più a noi stessi e alla nostra felicità interiore. Qualche mese fa, esattamente a luglio, quei pochi giorni di ferie che sono riuscita a trascorrere con il mio compagno, mi hanno lasciato qualche bel ricordo. A parte il tempo, che non ci ha dato pace fin dall'inizio, tra tempeste di sabbia e furiosi temporali che ci colpivano all'improvviso mentre spensierati giocavamo a racchettoni, abbiamo trasorso dieci giorni di purà felicità. Fin dai primi tempi, quando eravamo giovani fidanzatini, amavamo trascorrere i week end all'argentario; mare cristallino, tranquillità, passeggiate in bici la sera. Eravamo, e siamo tutt'ora, innamorati di Follonica. Per noi è un punto strategico, è vicino a tutte le spigge più belle della Toscana e si trova al centro della costa degli Etruschi. Con il mio compagno ho scoperto l'avventura del campeggio e della tenda, chi l'avrebbe mai detto che una come me avrebbe amato dormire all'aperto! Proprio io che ho paura anche di un insetto microscopico e invece si! l'amore ci cambia sempre in meglio e ci fa vedere tutto con occhi diversi. Quando sei innamorato non hai paura di niete, ti lanci e via..sarà quel che sarà, tanto siamo io e te. Normalmente noi abbiamo le nostre tappe fisse. Prima serata di vacanza, passeggiata nel lungo mare di Follonica! shopping tra i negozieti del posto, da non perdere Besitos, lo adoro, e gelatino mano nella mano (oggi sono sdolcinata:)). A seguire, Castiglione della Pescaia, Punta Ala, Rio Torno, Torre Mozza e sempre San Vincenzo. Ed è proprio di questo splendido paesino di mare che oggi vi voglio parlare. Una sera, (mamma mia se ci penso ora mi prende la maliconia) avevamo voglia di tornare a San Vincenzo, era passato un anno dall'ultima volta, così dopo una rilassante giornata in spiaggia, doccia, aperitivo e siamo partiti. San Vincenzo la sera è molto viva, ci sono tanti negozi, tantissime luci, i localini si trovano proprio di fronte al mare, mentre i ristoranti sono più concentrati nella passeggiata interna. quando andiamo a San vincenzo però per noi esiste solo un posticino dove mangiare il pesce ed è il ristorante "La Baracchina". Lo avevo scoperto qualche anno prima perchè molto frequentato da alcuni miei colleghi, ed effettivamente devo dire che fin dall'inizio è stato amore a prima vista e a primo assaggio!. Siamo arrivati in questo angolo di paradiso verso le 20:30, al momento del tramonto, lo facciamo sempre tutti gli anni. Questo piccolo angolo di pace è immerso nella natura, si erge proprio di fronte al mare e si ha la possibilità di gustare un ottimo aperitivo prima di cena, ammirando tramonti meravigliosi. Quella sera il cielo ha cambiato colore almeno quattro volte, dal giallo scuro, al rosso fuoco per trasformarsi poi in un incatevole rosa violaceo, che ci ha salutato con un cielo blu, lasciandoci una pace interiore indescrivibile. L'mmagine del mare, di questa distesa che pare infinita, mi ricorda sempre quanto siamo piccoli noi esseri umani, ma anche quanto siamo importanti per qualcuno che ha deciso di donarci tutte queste meraviglie. E quella sera è stata proprio una serata meravigliosa. La temperatura era gradevole, una leggera brezza ci accarezzava il volto illuminato dagli utlimi raggi del sole ma si percepiva ancora il tempore sulla pelle. Il ristorante come si capisce da nome, è proprio una piccola baracchina in riva la mare, leggermente rialzata, costruita in legno. I tavoli sono pochi, infatti è consilgibile prenotare qualche giorno prima. Il cameriere, molto gentile ci ha portao il menù, il tavolino, era apparecchiato con una tovaglia di cotone, color bianco candido, e vicino a noi una piccola lanterna in bambù intrecciato illuminava i grandi piatti di porcellana anch'essi bianchi. Il profumo della salsedine ci inebriava le menti e le bollicine del prosecco scendevano giù nella gola lasciando quel sapore fruttato e frizzantino. Tutto era meravigliosamente perfetto. Il pane caldo ai cereali era ben ordinato nel cestino al centro della tavola e le prelibatezze che avevamo ordinato stavano per arrivare I nostri palati si sono coccolati con un piatto molto particolare, "Tagliolini al ragù di ricci di mare". Non siamo soliti portare sulle nostre tavole il riccio, e forse dovremo imparare a farlo un po di più, perchè nella sua semplicità, nei colori e negli ingredienti stessi, questa ricetta, racchiude il profumo del mare che si sprigiona in tutta la sua potenza al primo assaggio. Fantastiche! Abbiamo proseguito con un piatto che, aiutatemi a dirlo..non era una frittura normale, era di più, era la regina della fritture. Questa frittura, è stata fritta con una pastella leggerissima e friabile, quasi impercettibile al palato, si scioglieva in bocca, i calamari erano morbidissimi e i gamberoni avevano un sapore così dolce che sembravano appena pescati e la loro consistenza era morbida e delicata. Il tutto era accompagnato da julienne di cipolla bianca fritta croccante, credetemi con una spruzzatina di limone freddo... una vera ghiottoneria! Se vi capita di passare da San Vincenzo, vi consiglio di trascorrere una serata in questo splendido angolo di paradiso, le immagini del tramonto accompagnate da un buon vino bianco, rimarrano per sempre nel vostro cuore. Vi lascio qualche scatto ricordo di una meravigliosa serata. La spaghettata alle vongole è uno di quei piatti che non sarà mai fuori moda. Non esiste stagione per questo piatto. E' vero d'estate le serate trascorse in posti di mare offrono mille occasioni per gustarlia ma io sono dell'opinione che non c'è cosa migliore di un piatto di spaghetti alle vongole in pieno inverno, ancora meglio se gustato in riva al mare in uno di quei pomeriggi freddi, dove l'aria frizzantina del mare ti rigenera nel profondo. Lo so lo so...ancora è presto per parlare del freddo, ma stamattina appena sono uscita c'erano 9°, un po freschino per essere solo il 24 settembre no? Comunque freddo o caldo che sia, oggi finalamente sono riuscita a postare la ricetta dei vermicelli che abbiamo mangiato venerdì sera. Lasciatemelo dire...Buoni!! troppo Buoni!!! INGREDIENTI PER 4 500 GR DI VONGOLE VERACI - 2 SPICCHI DI AGLIO - 360 GR DI VERMICELLI (COTTURA 11 MINUTI) - OLIO EVO - 1/2 BICCHIERE DI VINO BIANCO SECCO - PREZZEMOLO LIMONE ( SE VI PIACE) - PEPERONCINO - SALE PROCEDIMENTO La prima cosa da fare è acquistare delle vongole fresche, io vado sempre di venerdì sera, perchè il pesce è freschissimo. Appurato questo, aprite la retina e controllatele, scartando quelle rotte. Riempite di acqua un contenitore (io utilizzo un pentolone nero con il coperchio) aggiungete due cucchiai colmi di sale e sciolgietelo, versatevi infine le vongole e coprite con il coperchio. Lasciatele riposare per un ora. Così facendo le vongole "spurgheranno" in pratica, penseranno di essere tornate in acqua di mare, e si sentiranno al sicuro (lo so è brutto da dire poverine, sapendo la fine che faranno, ma così è) così butteranno fuori dalla conciglia la sabbia e si puliranno. Ripetete il processo di lavaggio almeno due volte. Terminata la pulitura scolatele bene ed asciugatele. Mentre vi preaparate per cuocere le vongole, mettete a bollire l'acqua per i vermicelli. Prendete una padella e versatevi abbondante olio, ma non esagerate. Fate insaporire l'olio con gli spicchi d'aglio fino a quando saranno dorati, poi eliminateli. Alzate la fiamma e versate le vongole velocemente e chiudete subito con il coperchio. Cuocete per 4 minuti sempre a fiamma alta e controllate che le vongole si aprano bene. Appena saranno tutte aperte, irrorate con il vino e sfumate e saltatele velocemente. Se vi piacciono potete aggiungere dei pomodori pachino tagliati a metà, io questa volta ho preferito senza. Completate con il prezzemolo tritato, del peperoncino in polvere o meglio intero essiccato e spezzattato e se vi piace, io personlamente lo adoro, con una spruzzatina di limone.Scolate i vermicelli al dente e versateli ben caldi sopra le vongole. saltatele e seviteli caldissimi accompagnati da un calice di vino fruttato. Buon appetito! Alla prossima...
Un post veloce per un piatto altrettanto veloce ma di grande effetto! Si sa il pesce al forno è sempre un ottima alternativa per una cena veloce e di gusto, ma questa versione donerà al pesce quel tocco in più di profumo e di colore che stupirà tutti appena aprirete il cartoccio. INGREDIENTI per 2 1 branzino di circa 600 gr 1 cipolla di Tropea 1 grappolo di Uva Fragola 3 patate Prezzemolo Erba cipollina Sale rosa e Pepe rosa Burro Olio EVO Preriscaldate il forno a 200°. Pulite il branzino privandolo delle interiora e ponetelo su un foglio di carta da forno precedentemente bagnato e strizzato. Drogate il pesce internamente con sale e pepe, aggiungete dentro la pancia tre fettine di cipolla e 5-6 acini di uva fragola. Completate con l'erba cipollina e due noci di burro. Spolverizzate infine con del prezzemolo fresco. Ponete altri acini di uva intorno al branzino e le patate tagliate a dadini, irrorate con un filo di olio EVO. Chiudete il cartoccio a caramella, fissando le due estremità con dello spago da cucina ed infornate per 30 minuti. Aprite il cartoccio direttamente a tavola e gustate prima con gli occhi il risultato spettacolare. Un dolce profumo di mare fruttato, dai colori accesi che vi consiglio di accompagnare con le delicate note di un calice di Traminer aromatico. Buon appetito! Alla prossima... |
Autrice del BlogBenedetta Scarfeo "Impara a cucinare, prova nuove ricette, impara dai tuoi errori, non avere paura, ma soprattutto divertiti"
(cit. Julia Child) FOLLOW
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